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AMBIENTE

Una sfida vinta quella del ripopolamento

Andalusia: il ritorno della lince iberica, il felino più raro del pianeta

Una sfida  va lanciata  anche per i ghepardi, i velocisti della natura (possono raggiungere i 100 km/h con una straordinaria accelerazione): oggi in Africa si contano circa 6.600 individui adulti di ghepardo  erano 100.000 un secolo fa

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La corsa verso il baratro dell'estinzione per molte specie corre veloce. Molti studiosi parlano ormai di "Sesta estinzione di massa".  Ma il WWF ha lanciato tanti progetti di conservazione come quello che ha permesso di salvare la lince iberica, il felino più raro del pianeta, la cui popolazione è aumentata di dieci volte in 20 anni, passando dai 94 individui censiti nel 2002 ai 1.111 di oggi, di cui 239 femmine in età riproduttiva (rispetto alle 27 del 2002).  La realizzazione del progetto è stato possibile ad uno sforzo congiunto di WWF, amministratori locali e Unione Europea (Progetto Life).

La progressiva riduzione dei conigli selvatici, che costituiscono il 90% della dieta della lince, la persecuzione diretta dell'uomo, che ha per lungo tempo considerato i predatori selvatici "specie nocive" da eliminare con ogni mezzo, e la distruzione e frammentazione degli habitat, conseguente all'espansione urbana, avevano provocato la  diminuzione della popolazione di lince nella penisola iberica. Dopo i primi segnali di ripresa, dal 2006 è stata implementata una nuova ambiziosa azione, la riproduzione in cattività e la successiva reintroduzione di alcune linci in Andalusia. Oltre alle reintroduzioni, grazie agli sforzi messi in campo dal WWF sono state effettuate anche azioni di "rinforzo genetico" nella popolazione di Doñana, attraverso la traslocazione di individui dalla Sierra Morena. I progetti si sono a concentrati sul ripopolamento del coniglio selvatico. I risultati non si sono fatti attendere. Ma la lince iberica non è fuori pericolo. Secondo le stime di diversi esperti, il numero di linci dovrebbe raggiungere i 3.000 - 3.500 individui, comprese circa 750 femmine in età riproduttiva, per essere considerato in uno stato di conservazione favorevole. Una sfida che qualche decennio fa sembrava impossibile, ma che oggi può essere vinta, lavorando anche sulla connettività ecologica e sulla conservazione degli habitat d'elezione del felino più raro del pianeta.   

Una sfida che oggi va lanciata ad esempio anche per i ghepardi, i velocisti della natura (possono raggiungere i 100 km/h con una straordinaria accelerazione): oggi in Africa si contano circa 6.600 individui adulti di ghepardo secondo le stime dell'IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura), erano 100.000 un secolo fa. Un declino del 90% che, aggravato dalla frammentazione degli habitat, sta portando la specie a livelli di consanguineità che gli esperti definiscono come l'anticamera dell'estinzione.

Un quarto delle specie di mammiferi (il 25%) sono minacciate di estinzione a livello globale. Per non stare solo a guardare mentre il Pianeta va "in rosso" e dare la possibilità ad ognuno di fare la sua piccola ma grande parte, il WWF Italia lancia la Campagna "A Natale mettici il cuore": adottando o regalando l'adozione simbolica di un animale in pericolo.  Su wwf.it/adozioninatale2021  si potranno infatti sostenere tutti i progetti WWF a tutela della biodiversità che rischiamo di perdere per sempre.