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ITALIA

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Scontri Ast, il premier convoca i sindacati; Camusso a Renzi: "Abbassare i manganelli"

Il premier ha incontrato a Palazzo Chigi le rappresentanze sindacali e assicura: "L'imperativo morale è portare a casa la vertenza Ast". Landini: "Pronti a tavolo con azienda". Guidi: "Ast disponibile a rafforzare piano industriale". Il Premier rassicura: sugli scontri "faremo verifiche poi atti conseguenti". Il Ministro Alfano riferirà nel pomeriggio alla Camera

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Incontro Renzi Landini (Ansa)
"Sugli scontri di ieri faremo verifiche e poi gli atti saranno conseguenti" il premier Matteo Renzi a Palazzo Chigi ha incontrato le rappresentanze sindacali degli operai. "Non vogliamo fare a meno del sindacato nelle trattative sindacali" e assicura: "L'imperativo morale è portare a casa la vertenza Ast". Ai sindacati chiede "un confronto sereno, nel merito", scindendo la vertenza dal dibattito politico, da "lasciare fuori". Aggiunge: "Parliamoci chiaro: io non consentirò di strumentalizzare Terni".

Camusso a Renzi: "Abbassi i manganelli"
È scontro tra governo e sindacati. "Il presidente del Consiglio dovrebbe provare ad abbassare i manganelli dell'ordine pubblico" il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso risponde così a Radio Anch'io su Radio 1 al presidente del Consiglio Matteo Renzi che invita ad abbassare i toni dopo gli scontri di ieri al corteo degli operai della Ast di Terni. La Cgil interviene anche sulla vertenza, "Il governo, invece di fare ping pong tra le parti, dovrebbe sentire direttamente il governo tedesco". Aggiunge "dovrebbe pensare al futuro della produzione siderurgica in Europa e al ruolo che puo' avere il capitale".

Bufera politica, Alfano riferisce in Parlamento
Ma è anche bufera politica con Sel che chiede le dimissioni del Ministro dell'Interno che oggi, anche su pressioni dei gruppi parlamentari riferirà alla Camera sugli incidenti avvenuti ieri. Il Premier Renzi ha chiesto di abbassare i toni per evitare scontri e lacerazioni e ha chiesto chiarimenti al Ministro dell'Interno per accertare le responsabilità di quanto accaduto. Ieri il Ministro Aflano ha incontrato i metalmeccanici. Intanto rimane il giallo delle telefonata tra il premier e Landini, confermata da fonti di Palazzo Chigi ma smentita dal leader della Fiom: "Contatti solo con Delrio".

Landini: "Picchiati senza motivo" 
"Riteniamo necessario - ha detto il segretario generale della Fiom Landini - che si chieda scusa ai lavoratori di Terni per quello che è successo oggi (ieri ndr)". Landini ha poi ha aggiunto: "Non chiediamo le dimissioni da nessuno ma senz'altro che sia fatta chiarezza. Non siamo più disponibili a tollerare che i lavoratori siano caricati, probabilmente sono ordini. La polizia non può andare come se ci fossero dei delinquenti". Ha raccontato: "è stata, in modo non comprensibile, una carica della Polizia che ha iniziato a picchiare, a manganellare". Chiede le scuse del Governo, ieri l'incontro con il Ministro dell'Interno. "Abbiamo chiesto al ministro e al capo della polizia che si faccia piena luce su quanto accaduto e l'impegno ad evitare che fatti del genere si ripetano".