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ITALIA

Landini: "Picchiati senza motivo"

Roma, feriti al corteo dei lavoratori della Ast. Bufera politica, Renzi: "Accertare responsabilità"

Quattro manifestanti e quattro agenti feriti, nessuno grave. Il titolare dell'Interno Alfano che oggi riferirà prima al Senato poi alla Camera ha commentato: "Brutta giornata per tutti". Il ministro Federica Guidi convoca per le 10 di mattina i sindacati per un esame della vertenza alla luce degli ultimi sviluppi

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LaPresse
Roma
La protesta nel cuore di Roma degli operai della Ast - l'impianto siderurgico di Terni per il quale è previsto un drastico piano di ridimensionamento - si è trasformata in scontro con la polizia che ha caricato il corteo. Il bilancio alla fine di una giornata incandescente è stato di 4 operai e 4 agenti feriti, nessuno grave. Le tensioni sono scoppiate prima davanti alla sede dell'Ambasciata tedesca poi presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Ma la bufera si è trasferita subito nelle sedi della politica e in serata il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha telefonato al ministro Angelino Alfano per chiedere che vengano accertate le responsabilità. Un contatto ci sarebbe stato anche con il segretario della Fiom Maurizio Landini - colpito da una manganellata durante la giornata - cui Renzi avrebbe chiesto di abbassare i toni. Il segretario Fiom però nega di aver parlato con Renzi, afferma di essersi confrontato solo con Delrio. Palazzo Chigi, invece, conferma. "Una brutta giornata per tutti" è il commento del ministro dell'Interno che riferirà nel pomeriggio di oggi in Parlamento: alle 16 al Senato, poi alla Camera.

Renzi, insieme al ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, è alla ricerca di una soluzione per il futuro dell'acciaieria di Terni. Il premier ha anche incontrato i vertici di Federacciai e la Cassa Depositi e Prestiti, che già da giorni è chiamata in causa per l'ipotesi di un intervento pubblico nel capitale tramite il Fondo Strategico.

Alfano: "Brutta giornata per tutti"
Dalla politica è arrivato un coro di critiche e di richieste di chiarimenti al ministro dell'Interno Angelino Alfano che, dopo aver definito quella di ieri "una brutta giornata per tutti", in serata ha ricevuto al Viminale i leader dei metalmeccanici che erano in piazza con gli operai e il capo della Polizia Alessandro Pansa.

Landini: "Inaccettabile, governo deve chiarire"
"Riteniamo necessario - ha detto il segretario generale della Fiom Landini - che si chieda scusa ai lavoratori di Terni per quello che è successo oggi (ieri ndr)". Landini ha poi ha aggiunto: "Non chiediamo le dimissioni da nessuno ma senz'altro che sia fatta chiarezza. Non siamo più disponibili a tollerare che i lavoratori siano caricati, probabilmente sono ordini. La polizia non può andare come se ci fossero dei delinquenti".

Furlan: "Incomprensibile e grave"
 "Oggi (ieri ndr) è successo un fatto grave e inaccettabile" denuncia il numero uno della Uil, Luigi Angeletti e per il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, quanto accaduto "è davvero incomprensibile e grave. Caricare e picchiare i lavoratori e i dirigenti sindacali non è certamente un bel segnale per il clima generale del paese". 

Guidi in Parlamento: "Dispiaciuta e rammaricata"
Acceso il dibattito alla Camera, dopo l'intervento del ministro Federica Guidi che ha fatto il punto sulla vertenza ed ha parlato degli scontri garantendo (come aveva già fatto anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio) una verifica ed eventuali provvedimenti del Governo in tempi strettissimi: "Sono dispiaciuta e rammaricata", ha detto Guidi in aula alla Camera. "Esprimo l'auspicio che sia un stato un episodio unico, irripetibile. Episodi del genere non devono capitare".

Bufera sul ministro dell'Interno. Sel: "Deve dimettersi"
Dai banchi dell'aula i deputati di Sel hanno alzato cartelli: "Alfano dimettiti"; mentre Nichi Vendola twitta: "La vicenda non finisce qui". Anche il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha chiesto al collega di Governo ed al prefetto "informazioni e chiarimenti". Duri i toni da più voci del Pd, da Matteo Orfini, a Stefano Fassina, a Gianni Cuperlo, a Guglielmo Epifani e Rosy Bindi. Anche Ncd chiede chiarezza, con l'ex ministro Maurizio Sacconi. Per Forza Italia è Mara Carfagna ad esprimere preoccupazione. Per il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini gli scontri di Roma sono "l'ennesima dimostrazione dell'incapacità del ministro Alfano".