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ITALIA

La vicenda

Caso vaccini, quinta morte sospetta. Aperte inchieste sulla vicenda

Cinque persone sono decedute dopo aver assunto il vaccino di uno dei lotti vietati dall'Aifa. Le morti sospette sono avvenute in Puglia, in Sicilia, in Molise e in Toscana. La Procura di Siena e quella di Prato hanno aperto un'inchiesta sulla vicenda. 

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(Thinkstock)
Una paziente 82enne di Carpignano Salentino (provincia di Lecce), affetta da diverse patologie, è morta nei giorni scorsi in Salento, tre giorni dopo la somministrazione del vaccino antinfluenzale Fluad. Sarebbe la quinta presunta vittima del farmaco in questione. Intanto il dierttore dell'Agenzia del Farmaco, Luca Pani, ha detto che non si esclude "il ritiro cautelativo di altri lotti" visto che "stanno arrivando segnalazioni" anche in relazione ad "altri lotti" del vaccino antinfluenzale Fluad.

Un morto a Prato, aperta un'inchiesta
Di poche ore prima la notizia del quarto presunto decesso a causa del vaccino antinfluenzale: un novantenne di Prato, affetto da polmonite è morto ieri, dopo aver assunto il vaccino mercoledì scorso. Anche in questo caso, la dose di vaccino apparterrebbe ai lotti bloccati dall'Agenzia italiana del Farmaco. La procura di Prato ha già aperto un'inchiesta sulla vicenda. Al momento si tratta di un fascicolo di atti relativi senza titolo di reato e indagati in attesa di capire se ci siano correlazioni tra la vaccinazione e la morte. La procura starebbe valutando la riesumazione della salma, già tumulata. L'assessore toscano alla salute, Luigi Marroni ha spiegato: "Sono 60mila i toscani vaccinati con dosi destinate solo agli anziani, appartenenti ai lotti a rischio ma al momento abbiamo una sola segnalazione, quella del decesso di Prato". Nessuna dose è stata utilizzata per vaccinare i bambini.

Due casi in Sicilia e uno in Molise
Gli altri tre decessi sospetti sono avvenuti in due casi in Sicilia e in uno in Molise. Tutti dopo l'assunzione del vaccino prodotto da Novartis. Per questo, in via cautelativa, l'Agenzia del Farmaco ha vietato l'utilizzo dei due lotti sospettati di avere una correlazione con i decessi, il 142701 e il 143301.

Un'altra inchiesta aperta a Siena
Anche la Procura di Siena ha aperto un'inchiesta sulla vicenda. Secondo quanto si apprende da fonti vicine alla Procura, non ci sarebbero iscritti nel registro degli indagati. A Siena, negli stabilimenti Novartis, sono stati prodotti i vaccini bloccati dall'Aifa, sarebbe quindi  stato aperto un fascicolo ("modello 45") riguardante "atti relativi a fatti nei quali non si ravvisano reati allo stato, ma che possono richiedere accertamenti preliminari". 
Qualora, in seguito alle indagini, si attestino notizie di reato il pubblico ministero dovrà procedere all'iscrizione nel registro degli indagati; in caso contrario, potrà autonomamente archiviare la vicenda senza richiesta al Gip, giudice delle indagini preliminari.

Nesso da dimostrare
Intanto l'Aifa invita i pazienti che abbiano in casa confezioni del farmaco a verificare il numero di lotto del vaccino e, se corrispondente a uno di quelli per i quali è stato disposto il divieto di utilizzo (142701 e 143301), a contattare il proprio medico per la valutazione di un'alternativa vaccinale. In ogni caso il rapporto causa-effetto nei quattro decessi è ancora tutto da dimostrare.

Il direttore dell'Aifa:,"Dai primi test lotti non contaminati"
Il direttore dell'Agenzia del Farmaco, Luca Pani, ha chiarito che dai primi esami, "non ci sono evidenze che ci sia una contaminazione del prodotto". Pani ha aggiunto che sui due lotti "non ci sono stati difetti di produzione". I decessi sospetti collegati alla vaccinazione, ha detto, "sono stati in gran parte dovuti a eventi cardiovascolari" e "potrebbero essere dovuti a malattie concomitanti".